Syr Darya

Il  Syr Darya  è un fiume dell’Asia centrale, conosciuto dai greci come Iaxartes e dagli Arabi come Sayḥūn.

Il fiume costituiva il confine più a nord dell’impero di Alessandro Magno. Lungo il suo corso, fu fondata la città di Alessandria Eschate (oggi Chujand) nel 329 a.C.

 

Il nome Syr Darya è antico, ma è stato accettato in Occidente solo all’inizio del Novecento, in sostituzione del nome greco.

 

Nasce dalla confluenza del Kara Darya e Naryn presso Namangan, dove i due corsi d’acqua si uniscono dopo essere scesi dalle montagne del Tien Shan, dove si trovano le sorgenti. Il fiume attraversa il Kirghizistan, l’Uzbekistan, parte del Tagikistan e il sud del Kazakistan fino al Lago d’Aral per un totale di circa 2.212 km. Nel suo lungo corso, il Syr Darya fornisce l’acqua per irrigare le zone più fertili dell’Asia centrale, coltivate a cotone.

 

Un complesso sistema di canali artificiali, costruiti nel XVIII secolo dal Khanato di Kokand, circondano il letto del fiume in tutte le regioni che attraversa. La portata d’acqua e detriti del fiume era così abbondante che dal 1847 al 1900 si è osservato un aumento della superficie del suo delta di ben 33 km². Il prelievo idrico attuato dal governo sovietico nel corso del XX secolo per irrigare le piantagioni di cotone è stato talmente massiccio che il fiume, per molti anni, non ha portato acqua al lago d’Aral contribuendo significativamente al suo disastroso prosciugamento. Solo in tempi recenti le autorità Kazake hanno messo in opera alcuni lavori di ottimizzazione che ha riportato il fiume (seppur in misura ridotta) a sfociare nel Piccolo Aral.