Lago d’Aral

L’Aral (in russo Aralskoje More, Аральскοе мοре; in kazako Арал Теңізі) è un lago salato di origine oceanica, situato alla frontiera tra l’Uzbekistan (nel territorio della repubblica autonoma del Karakalpakstan) e il Kazakistan. È talvolta chiamato erroneamente mare d’Aral, poiché possiede due immissari (Amu Darya e Syr Darya) ma non ha emissari che lo colleghino all’oceano; è infatti un bacino endoreico.

 

Il nome deriva dal chirghiso “Aral Denghiz”, che significa “mare delle isole”, a causa delle numerose isole che erano presenti nei pressi della costa orientale.

 

Geograficamente si pone ad est dell’altipiano dell’Ust-Urt che lo separa dal Mar Caspio. In origine il lago faceva parte di un vasto oceano che comprendeva anche il Mediterraneo ed il Mar Nero e che, ritirandosi, ha generato, oltre all’Aral, anche il Mar Caspio. Ne sono testimoni le numerose conchiglie fossili di cui è disseminato il deserto del Karakum, che si trova a sud.

 

Il lago ha sempre mostrato importanti variazioni nel suo livello in tempi storici ma con periodi del tutto non compatibili con quelli del ciclo di Brückner, ovvero 35 anni. Proprio in tempi recenti, sul fondo prosciugato del lago sono riapparsi i resti, risalenti al XIII-XIV secolo, di un’antica città[1]. È da considerarsi errata l’idea che in tempi storici il lago sia scomparso e riapparso più volte. Le variazioni di cui si ha certezza sono quelle che lo hanno visto diminuire fino all’anno 1880. Da quel momento fino al 1908 si era osservato un innalzamento della superficie di circa 3 metri, nonostante fossero già stati avviati, seppur in piccola scala, i lavori di deviazione dei due immissari. Accertato invece è che nell’antichità avesse un emissario che portava le sue acque fino al mar Caspio e che fungeva da via navigabile collegata alla “via della seta”.